Associazione Culturale Orizzonti Paranormali
“Non tutto quello che non si comprende necessariamente non esiste”
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Ricerca scientifica e misfatti
“Il millantatore bussa sempre alla porta dell’ignoranza”
Quello che molti non dicono: Rubrica Orizzonti Paranormali
Questo
articolo
vuole
precisare
alcuni
aspetti
importanti
che
coinvolgono
le
ricerche
di
carattere
scientifico
e
parapsicologico,
esponendo
alcune
differenze
che
distinguono
la
reale
ricerca
scientifica
da quelle attività che servono solo per fare spettacolo.
Il
continuo
dilagare
della
cattiva
informazione
dell'argomento
ci
vede
costretti
a
mettere
in
luce
alcuni
elementi
fondamentali
della
materia
da
noi
trattata.
Associazioni
poco
serie
o
gruppi
di
persone
che
si
cimentano
in
questa
attività
senza
alcuno
studio
e
senza
alcuna
reale
conoscenza,
contribuiscono
solo
a
sorreggere
uno
stereotipo
sbagliato
del
mondo
del
paranormale
e
di
tutte
le
argomentazioni
correlate
ad
esso.
Queste
persone
molto
spesso
non
hanno
né
alcuna
conoscenza
approfondita
delle
apparecchiature
in
utilizzo
durante
le
attività
definite
da
loro
“indagini”,
né
tantomeno
delle
leggi
fisiche
che
le
regolano
e
i
principi
del
loro
funzionamento.
Non
è
possibile
infatti
accingersi
a
processi
complicati
di
analisi
se
non
si
conoscono
tutti
i
limiti
e
le
caratteristiche
tecniche
di
tutte
le
strumentazioni
scientifiche
e
sperimentali
che
vengono
utilizzate,
senza
tralasciare
inoltre
tutte
quelle
situazioni
che
potrebbero
compromettere
o
ingannare un'analisi obiettiva e indurre in errori clamorosi.
Anche
la
conoscenza
delle
funzionalità
biologiche
dei
nostri
sensi
è
un
aspetto
da
non
sottovalutare,
dove
solo
un
accurato
studio
di
biometria
affiancato
alla
conoscenza
di
processi
di
elaborazione
del
nostro
cervello,
legati
anche
alla
psicologia,
ci
permettono
di
asserire
se
un
possibile
sviluppo
sia
di
carattere
convenzionale
o
non,
o
se
esso
è
cagionato
dalla
suggestione generata, ad esempio, da finte credenze.
In
rete
si
possono
trovare
esempi
clamorosamente
falsi
che
contengono
tracce
acustiche
che
non
hanno
nessuna
valenza,
in
quanto
creati
con
registratori
non
consoni
o
con
settaggi
non
adeguati
addirittura
mediante
l’utilizzo
di
apparechiature
radio
che
producono
appositamente
interferenze
di
stazioni
radio,
producendo
fenomeni
completamente
razionali
e
spiegabili.
Spesso
infatti
si
tratta
di
effetti
pareidolici
che
condizionano
l’ascoltatore
psicologicamente
e
lo
inducono
a
trovare
il
significato
di
tale
suono
nella
spiegazione
presentatagli.
Nel
caso
dei
campioni
audio,
solo
una
seria
analisi
elettroacustica
permette
di
comprendere
maggiormente
un
eventuale
sviluppo
anomalo
attraverso
parametri
ben
specifici.
Con
analisi
specifiche
si
intende
studiare
il
suono
o
lo
sviluppo
in
modo
approfondito,
correlandolo
con
dati
tecnici
reali.
Si
reperiscono
in
ogni
dove
“pseudo
ricercatori
esperti”
che
svolgono
attività
a
loro
dire
simili
a
quelle
svolte
dalla
nostra
associazione,
i
quali
affermano
di
verificare
o
indagare
su
eventuali
fenomeni
non
spiegabili.
Tuttavia
la
maggior
parte
dei
casi
acclamati
da
questi
soggetti
risulta
completamente
spiegabile
attraverso
leggi
fisiche
convenzionali.
Il
fatto
è
che
tali
persone
non
conoscono
nemmeno
l'esistenza
delle
leggi
convenzionali,
figuriamoci
quando
professano
di
poter
indagare
su
leggi
misteriose
che
regolano
la
materia,
e
attualmente
ancora
in
fase
di
studio.
Citiamo
un
esempio
molto
elementare.
Ci
siamo
imbattuti
sull’operato
di
“pseudo
ricercatori”
che
affermavano
che
attraverso
l’
accensione
o
lo
spegnimento
casuale
della
luce
di
una
torcetta,
che
viene
leggermente
svitata
nella
chiusura
del
vano
batterie
e
con
l’
interruttore
di
accensione
in
posizione
on,
potesse
permettere
una
possibile
comunicazione
di
un
presunto”
spirito”
con
i
presenti.
In
questo
caso
l'effetto
ottenuto
dalla
torcetta
è
scientificamente
spiegabile.
Essendo
la
torcetta
leggermente
svitata,
basta
una
minima
vibrazione
o
una
variazione
di
umidità
o
uno
spostamento
d’aria,
che
la
resistenza
dell'aria
interposta
tra
contatto
elettrico
e
le
batterie
con
il
resto
del
circuito
diminuisca
o
aumenti,
facendo
sì
che
la
conducibilità
della
corrente
attraverso
il
conduttore
all'interno
della
piletta
vari,
permettendo
così
che
si
accenda
o
si
spenga.
In
questo
caso
quindi
non
sussiste
alcuna
comunicazione
con
uno
spirito
o
un’
entità,
si
tratta
semplicemente
di
un
effetto
fisico
comune.
Questo
genere
di
“esperimenti”,
se
così
vogliamo
definirli,
non
fanno
altro
che
alimentare
la
confusione
che
per
chi
non
è
del
settore
e
non
avendo
alcuna
conoscenza
può
considerare
veritiere
tali
“dimostrazioni”,
creando
preconcetti
nei
confronti
di
chi
invece
seriamente
studia
da
anni
la
materia.
Le
persone
che
si
professano
ricercatori
dovrebbero
documentarsi
e
studiare
anni
e
anni
prima
di
cimentarsi
in
queste
attività,
evitando
così
di
deridere
non
solo
le
persone
che
ingenuamente
osservano
tali
azioni,
ma
anche
se
stessi,
che
in
alcuni
casi
arrivano
a
plagiare
la
propria
persona
a
tal
punto
da
credere
realmente
che
quel
fenomeno
spiegabile
possa
essere
inspiegabile.
Nella
maggior
parte
di
questi
avvenimenti
questi
“ricercatori”
non
riescono
a
comprenderlo
perché il livello di preparazione è nullo.
Il
fatto
è
che
la
maggior
parte
di
questi
“
improvvisatori
da
palcoscenico
”
si
avvicina
a
questo
argomento
perché
va
di
moda,
per
girare
di
notte
nei
castelli,
perché
lo
vedono
fare
in
tv,
per
sete
di
notorietà
e
non
perché
esiste
un
reale
desiderio
di
conoscenza.
Una
prova
di
questa
affermazione
la
possiamo
trovare
ad
esempio
nell’
uso
improprio
del
famoso
k2(apparecchio
definito
da
noi
inutile).
Se
tutti
quei
”
gruppi
”
che
affermano
di
fare
ricerca
seria
conoscessero
la
reale
funzione
dello
strumento,
difficilmente
lo
userebbero
ancora
per
avere
delle
risposte
a
delle
domande
fatte
a
una
possibile
"presenza"
pratica
assolutamente
non
utilizzata
dalla
nostra
associazione.
Per
esperienza
abbiamo
notato
che
molti
gruppi
ghost
hunter,
quindi
cacciatori
di
fantasmi
e
non
ricercatori,
praticano
questa
attività
scopiazzando
ciò
che
fanno
altri
gruppi,
senza
sapere
se
ciò
che
fanno
sia
corretto
o
meno.
Come
se
non
bastasse
ci
sono
associazioni
o
gruppi
che
per
apparire
seri,
si
dilettano
anche
nella
copiatura
in
modo
integrale
o
parziale,
di
testi
scritti
coperti
da
copyright
o
depositati
in
siae,
commettendo
un
reato
punibile
penalmente,
e
tutto
per
camuffarsi
o
professarsi
esperti
agli
occhi
del pubblico inesperto.
L’utilizzo
di
termini
come
“ricerca”
e
“studio”
quindi,
viene
spesso
abusato
da
questi
oseremo
dire,
millantatori
del
paranormale
più
che
indagatori
del
paranormale,
che
non
hanno
nemmeno
idea
dei
sacrifici
e
della
preparazione
che
deve
esserci
alle
spalle
per
poter
svolgere
seriamente
e
correttamente questo tipo di attività.
La disinformazione
Nella
lista
dei
confusionari
collochiamo
anche
film
e
programmi
tv
in
cui
si
possono
trovare,
oltre
a
vari
esempi
palesemente
falsi
di
“poltergeist”,
anche
finti
ricercatori
che
professano
di
intrappolare
le
“presenze”
con
l’
aspirapolvere
cadendo
nel
ridicolo,
varcando
così
il
limite
della
follia.
Abbiamo
notato
che
sussiste
costantemente
uno
stereotipo
dell'argomento
che
risulta
difficilmente
abbattibile,
in
quanto
cinema
e
gruppi
“Ghost
hunting”
continuano
a
propinare
“cattiva
informazione”
facendo
credere
che
tali
fenomeni
siano
frutto
del
male
o
di
qualcosa
di
estremamente
pericoloso.
Alcuni
alludono
addirittura
di
essere
una
sorta
di
super
eroi
che
salvano
il
mondo
dal
male,
basta
però
riflettere
un
attimo
per
comprendere
lo
scopo
reale
di
questi
mitomani
che
invece
contribuiscono solo ad alimentare la confusione.
D’altro
canto
se
non
si
conoscono
tutte
le
leggi
fisiche
convenzionali,
all’occhio
di
questi personaggi assetati di notorietà è comodo far risultare tutto paranormale.
Teniamo
a
precisare
che
Orizzonti
Paranormali
si
è
sempre
discostato
largamente
da
preconcetti
e
da
teorie
legate
allo
spiritismo,
che
non
hanno
nessuna
valenza
scientifica.
Sebbene
il
fondatore
dello
spiritismo
Allan
Kardec
fosse
un
noto
fisico,
le
sue
teorie
non
hanno
mai
sviluppato
fondamenta
e
non
hanno mai ottenuto riscontri oggettivi.
Un'
altro
stereotipo
da
abbattere
è
che
tali
fenomeni
riguardano
solo
ed
esclusivamente
i
defunti.
Questo
non
è
assolutamente
vero,
in
quanto
questi
fenomeni
esistono
da
sempre
in
natura
ma
sono
regolati
da
leggi
della
fisica
non
convenzionali
che
possiamo
ritrovare
nella
vita
di
tutti
i
giorni.
Non
parliamo
quindi
solo
di
fenomeni
sincronici,
ma
anche
quelli
di
precognizione,
di
chiaroveggenza,
dei
possibili
effetti
cinetici
sulla
materia,
delle
influenze
sullo
stato
della
materia
o
sullo
stato
degli
eventi.
Risulta
quindi
impossibile
approcciarsi
in
modo
corretto
a
tali
argomenti
senza
comprenderne
i
complessi
meccanismi,
che
sono
le
basi
fondamentali
per
le
reali
ricerche.
Un
altro
punto
importante
da
considerare
è
la
scarsa
preparazione
fotografica,
acustica,
elettroacustica
oltre
che
di
tutte
quelle
leggi
fisiche
che
regolano
la
chimica,
l’elettromagnetismo,
la
cinetica
la
termodinamica,
la
fisica
e
la
fisica
subatomica
e
altri
argomenti
correlati
alle
ricerche
di
carattere
parapsicologico
e
scientifico.
Prendiamo
ad
esempio
l’aspetto
fotografico,
la
definizione
o
la
risoluzione
di
una
foto
sono
entrambi
elementi
che
hanno
la
loro
importanza,
ma
non
sono
gli
unici
parametri
da
considerare
e
quindi
non
risultano
determinanti.
Da
tenere
in
considerazione
invece,
è
il
protocollo
di
cattura
e
ancora
più
importante
è
la
metodologia
di
acquisizione,
perché
senza
di
esse
potrebbe
comparire
nel
fotogramma
anche
un
soggetto
definito
perfettamente
ma
se
quel
soggetto
è
frutto
di
un
fattore
artificioso
presente
sul posto non ha nessuna valenza a fine scientifico.
Orizzonti
Paranormali
dopo
le
ricerche,
esegue
un
lungo
e
approfondito
lavoro
di
analisi
per
comprendere
le
eventuali
anomalie
che
vanno
più
volte
verificate
con
protocolli
da
noi
ideati.
Inoltre
mediante
l’utilizzo
di
software
dedicati
e
mirati,
impieghiamo
molto
tempo
per
lo
svolgimento
delle
analisi
che
si
protraggono
anche
per
mesi.
Al
contrario
ci
sono
associazioni
o
gruppi
che
in
10
giorni
pubblicano già i risultati del materiale che raccolgono, materiale che spesso risulta spiegabile.
La
nostra
associazione
impiega
numerose
ore
per
condurre
le
ricerche
con
la
massima
serietà
e
professionalità,
e
una
domanda
nasce
spontanea
quando
si
vedono
pseudo
ricercatori
che
in
tre
ore
realizzano
documentario
di
presentazione,
sopralluogo
e
ricerca
anche
se
le
loro
attività
non
hanno
nulla a che vedere con questi termini.
D’altra
parte
c’è
chi
estremizza
con
l’assoluta
razionalità
rapportandosi
all’
argomento
solo
sui
ragionamenti
e
gli
inganni
del
nostro
cervello,
commettendo
così
un’
abuso
e
un
uso
improprio
di
terminologie
senza
comprenderne
il
reale
significato.
Ad
esempio
qualcuno
per
professare
la
sua
presunta
professionalità
usa
a
dismisura
la
parola
“pareidolia”,
che
è
un'immagine
coscia
che
creiamo
col
cervello
relazionando
e
associando
con
immagini
familiari
ciò
che
stiamo
percependo
in
un
determinato
istante,
attraverso
l’uso
dei
nostri
sensi
principali,
riconoscendo
così
reale
il
conosciuto
e
ritenendo
nullo
il
non
conosciuto.
Potrebbe
anche
sussistere
pareidolia
attraverso
l’interpretazione
di
simboli
o
immagini
a
noi
sconosciuti,
ma
non
dimentichiamoci
che
non
c’è
un
limite
preciso
per
la
pareidolia.
Quel
limite
si
presenta
nel
momento
in
cui
riusciamo
a
spiegare
perché
è
stata
rilevata
un’
anomalia,
o
se
si
tratta
di
una
creazione
della
mente.
Mi
spiego,
se
ad
esempio
vedessimo
un
presunto
ufo
in
una
foto,
dovremmo
saper
dire
perché
quello
che
si
vede
è
un
ufo
o
perché
non
dovrebbe
esserlo.
Nulla
è
assurdo
nell'ambito
parapsicologico
e
non
convenzionale,
ma
molto
è
spiegabile.
Infatti
ci
sono
molte
cose
che
razionalmente
sono
spiegabili
attraverso
leggi
fisiche
o
attraverso
processi
complessi
del
nostro
cervello,
ma
nulla
di
ciò
che
si
sviluppa
realmente
nell’ambito
paranormale
può
essere
controllato
con
la
comune
conoscenza.
Nella
fotografia
ad
esempio
parliamo
di
“energie
sottili”,
non
si
può
infatti
pretendere
di
catturare
un
fenomeno
come
fosse
un
oggetto
solido,
come
non
si
può
spacciare
un
comune
effetto
fisico
per
qualcosa
di
paranormale,
come
dico
sempre “la verità stà nel centro”.
Galileo
Galilei
non
ha
inventato
da
subito
il
cannocchiale,
ma
grazie
al
suo
intuito
e
dopo
svariati
tentativi
ha
raggiunto
il
suo
obbiettivo
finale.
Allo
stesso
modo
i
ricercatori
seri
si
cimentano
con
tecniche
sperimentali
basate
su
reali conoscenze per tentare di svelare tutto ciò che riguarda il mondo del paranormale.
La
statistica
è
una
scienza
che
studia
la
ripetitività
di
un
fenomeno
in
un
determinato
tempo,
ma
questo
fattore
non
esiste
per
episodi
che
sono
regolati
da
leggi
a
noi
ancora
sconosciute
e
svincolate
dagli
aspetti
fisici.
Sarebbe
come
dire
vado
a
pesca
di
alici
con
una
rete
da
balena,
la
pesca
sarà
nulla
perchè
le
alici
andranno
fuori
dalle
grandi
maglie.
Ci
vogliono
tecniche
particolari
e
protocolli
ben
specifici,
altrimenti
i
risultati
saranno
sempre
nulli
o
dubbi.
Se
Galileo
Galilei
non
fosse
partito
da
supposizioni,
oggi
forse
le
stelle
e
i
pianeti
sarebbero
troppo
lontani
per
osservarli
e
la
maggior
parte
delle
scoperte
correlate
alle
sue
non
sarebbero
mai
venute
alla
luce.
La
chiusura
mentale
non
porta
a
nulla,
la
scienza
ha
progredito
per
supposizioni
e
non
per
preconcetti.
In
sostanza
il
fattore
determinante
della
nostra
psiche
è
dettato
dalle
esperienze
e
dal
rapporto
del
nostro
passato.
Se
infatti
qualcuno
di
noi
vive
un'esperienza
“particolare”
da
quel
momento
in
poi
è
consapevole
che
tali
avvenimenti
possano
esistere
ma
non
per
questo
deve
determinare
o
etichettare
tutti
gli
eventi
successivi
come
particolari.
Grazie
alla
nostra
esperienza
abbiamo
appreso
che
in
più
del
90%
dei
casi
si
tratta
di
suggestione
dettata
dal
dilagare
di
cattive
informazioni,
sulla
base
di
fatti
non
accertati
e
non
oggettivi.
Tali
fenomeni
esistono,
ma
non
bisogna
mai
cadere
nell'errore
di
prendere
in
considerazione
qualsiasi
cosa come extrasensoriale, il tutto va sempre verificato con opportuni studi ricerche e protocolli.
Conclusioni
Concludo
dicendo
che
il
lavoro
di
ricerca
non
può
solo
precludere
effetti
mentali,
o
processi
psicologici
bisogna
basarsi
anche
su
supposizioni,
sfruttando
e
considerando
le
conoscenze
dell'argomento
a
360
gradi.
In
questo
tipo
di
ricerca
la
quantità
di
bagaglio
culturale
è
determinate
a
tal
punto
da
fare
la
differenza.
A
volte
è
molto
più
semplice
escludere
e
screditare
che
portare
avanti
una
teoria
con
il
giusto
equilibrio
accostato
alla
conoscenza.
La
storia
ci
insegna
che
scienziati,
studiosi,
e
filosofi
considerati
folli
in
passato,
adesso
sono
considerati
geni
e
questo
solo
perché
allora
non
si
conoscevano
aspetti
che
adesso
sono
conosciuti.
Prendiamo
ad
esempio
la
numerologia,
o
l‘
aspetto
di
vedere
lo
stesso
numero
ovunque,
o
più
volte
nell’arco
di
un
determinato
periodo
di
tempo.
Una
parte
di
questo
ciclo
di
eventi
sarà
facilmente
creato
dal
nostro
cervello,
in
quanto
quel
determinato
numero
ritenuto
familiare,
verrà
messo
in
evidenza
e
sarà
riconosciuto
facilmente
anche
fra
molti
numeri.
Un’altra
parte
degli
eventi
avviene
anche
dove
inizialmente
non
sussiste
la
presenza
di
alcun
numero
in
un
determinato
luogo,
che
successivamente
potrebbe
comparire
singolarmente
a
noi
in
modo
ripetuto
e
improbabile
e
per
quanto
si
cerchi
il
significato
razionale,
abbatte
persino
le
barriere
della
casistica.
In
questo
caso
il
riconoscimento
del
numero
non
è
solo
un
carattere
psicologico,
ma
una
probabile
espansione
di
coscienza
personale
che
ci
permette
di
notare
e
produrre
una
sorta
di
risonanza
col
numero
stesso.
Dov’
è
allora
il
limite
tra
immaginazione
e
realtà?
Tra
follia
e
razionalità?
Non
è
una
cosa
semplice
da
determinare,
ma
Orizzonti
Paranormali
ci
prova,
giorno
dopo
giorno
espandendo
la
sua conoscenza e consapevolezza.
“La
chiave
della
libertà
stà
nel
libro
del
sapere
che
non
ha
mai
l’ultima
pagina,
e
dove
sulla
sua
copertina c’è raffigurato l’infinito”.
Grazie per il tempo che ci avete dedicato. Invitiamo tutti a seguirci sulla nostra pagina facebook.
scritto da :Antonio de Bari
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